sabato 31 marzo 2007

I primi passi

Esco dall’ufficio è vedo una schiera interminabile di motorini, moto e biciclette. Un groviglio di telai: filiformi, bombati, possenti, eleganti, moderni e arrugginiti che si sovrappongono e mi sbirciano gli uni da dietro gli altri, alcuni vicini altri lontani. “Questo è un modello vecchiotto” - vedo un motorino magro che mi ricorda un ciao. “Questo è un divano con le ruote” - uno scuterone dall’aspetto robusto mi gira le spalle. Eccola, la mia bici.

Mi avvicino come al solito. Apro la catena agganciata alla ruota posteriore, fissando in basso la vedo già, era lì anche prima che arrivassi alla bici. Richiudo la catena e la posiziono sul porta pacchi posteriore. “Accidenti, deve essere proprio una bella bestia questa moto” - una moto sportiva con un ciglio alzato mi guarda sorniona. Io lo so, mi conosco, porca paletta. Non mi devo scaldare. La guardo di nuovo, no no è troppo, mi farei fuori alla prima apertura di gas. Bravo, continua a perseverare mi dico. Posiziono la dinamo sulla ruota posteriore della bici e via. Si torna a casa di corsa. Bestia che freddo oggi.

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