giovedì 12 aprile 2007

La pellaccia costa cara

Guidare la moto deve essere una bella sensazione. Scivolare con la moto lo deve essere molto di meno. E’ chiaro che statisticamente la probabilità di cadere, anche da fermi, è elevata. Il più delle volte si ha in mano una furia di metallo di almeno 200 kg. Basta inclinarla un po’ troppo o mettere il piede su una superficie scivolosa ed il gioco è fatto.

Accidenti #$@#@ la moto è per terra! Nella migliore delle ipotesi cade solo la moto. E quando cadiamo noi? Bhe, non vorrei di certo sentire il rumore del mio gomito sull’asfalto. Preferisco spendere e spandere ed almeno evitare l’evitabile. Mi vengono i brividi vedere gente che guida senza protezioni. Sia chiaro non voglio fare del terrorismo gratuito, ognuno è libero di proteggersi come vuole.

La mia idea è di prendermi il casco, obbligatorio certo, i guanti, una buona giacca, un paio di stivaletti e per ultimo un pantalone con delle protezioni. Perché così bardato? Ma che ne so, sarà che non voglio regalare all’asfalto nemmeno un centimetro quadrato della mia pelle. In realtà la ragione c’è eccome.

Un anno fa stavo andando ad unirmi ad un gruppo di amici che mi stavano aspettando per un ora felice (eppi auar). Pedalavo felice spingendo per bene sul pedale. Ma quanto sono bravo, guarda come spingo! Senti il quadricipite come pompa, tutta roba mia! Che fai? Nooooooooooo, sbammm! L’istante dopo sto volando con le braccia protese in avanti. Bello alto, volavo! Il sellino della bici è alto e quando capita di cadere, si decolla da quel punto.

Segue un ruzzolone sull’asfalto con la grattugiata delle sante manone che un istante prima tenevano il manubrio. Il primo pensiero è di togliermi dalla strada. Zoppicando e guardando in cagnesco il responsabile del mio volo mi tolgo dalla strada. L’ora felice è saltata! Ma cos’è successo? Un signore distinto ha visto un bel negozietto dove comprarsi la giacca e scendendo dall’auto ha infilato di taglio la portiera della sua BMW direttamente sul mio ginocchio destro.

Boia che male! Niente fratture, una settimana a casa con il ginocchio immobile e due settimane di astensione dalle attività sportive. Morale della favola? Mi ha preso di striscio a 30 km/h circa. Mi avesse preso in pieno, non voglio pensarci. IN BICI! Sulla moto c’è da tenersi la testa tra le mani. I 50 km/h sono una barzelletta, in città si va tranquilli a 60-70 km/h. Non voglio dirlo. Non dirlo. Il danno che fa una portiera a 70 km/h sul ginocchio? L’ho detto. C’è da meditare. Io mi copro!

Molti motociclisti osservano, con buon senso, che tanti investono il capitale nella moto e pochissimo nelle protezioni. E’ chiaro che nessuno vuole pensare di doversi far male e a maggior ragione, dico io, per aver meno rimorsi è meglio proteggersi.

I consigli che ho sentito mi hanno orientato verso un casco Arai: la qualità del prodotto sembra eccellente. Può darsi che un domani aggiunga una qualche parola in più. I guanti sono tanti e per tutti i gusti, ne ho preso un paio con le protezioni sulle nocche, falangi e polsi. Sto meditando per il giaccone. I prezzi su ebay sembrano meno cari dei negozi specializzati. Sono abbastanza titubante sulla scelta dello stivale. Per il resto ci penserò dopo.

Sto cercando la mia moto!

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