martedì 17 aprile 2007

Le scuole guida

E’ innegabile che l’anima del commercio fa fluttuare i prezzi in funzione della domanda e dell’offerta. Per ovvie ragioni lo stesso accade anche per le scuole guida, che cercano di arraffarsi il cliente, ma mal volentieri fanno sconti. Visto che ho del tempo da dedicare, mi faccio fare qualche preventivo dalle scuole guida che si trovano nella mia zona. Per me vince sempre il miglior offerente a parità di condizioni.

La patente A3 per la scuola guida comporta alcuni oneri: richiesta del foglio rosa, richiesta dell’esame di conseguimento della patente, accompagnamento dell’esaminatore durante la prova di guida su strada. In via opzionale fornisce un medico per la visita oculistica ed indica un servizio di noleggio moto che verrà utilizzato sia per le prove di guida sia per il noleggio della moto per l’esame.

Tutto sommato ogni scuola guida offre le stesse cose. Il vantaggio pratico che ho individuato sta nel costo delle guide. Quindi, al di là del minor costo per le pratiche burocratiche, è da valutare il vantaggio di avere le guide a minor prezzo. A dire il vero ho anche valutato la mia inesperienza che sicuramente mi comporterà qualche guida in più rispetto a chiunque guidi già una motocicletta. A titolo informativo i prezzi di conseguimento patente oscillano: tra i 300 e i 420 euro circa incluso il noleggio della moto per l’esame, sto parlando di una metropoli, ai quali si aggiungono i prezzi di noleggio moto per le guide che oscilla tra i 30 e i 40 Euro/Ora.

Diciamo che per gli inesperti si può tranquillamente ipotizzare un numero di guide compreso tra 6 e 8. Non male eh? La spesa dicevo! Prendete le cifre con le pinze perché riguardano le scuole non troppo lontane da dove abito. Può darsi che in alcuni punti della stessa città ci sia maggior concorrenza di prezzi.

Diciamo che rispetto agli attuali quarantenni, che non hanno l’obbligo di conseguimento della patente A3, il nuovo ricambio generazionale ha una spesuccia in più. In realtà, se vi capita un buon istruttore, sono soldi spesi più che bene. Un istruttore degno di tale titolo farà capire subito i nostri errori e ci potrà insegnare qualche accorgimento interessante.

Così, dopo aver valutato le offerte di tre scuole, mi presento di sera in una di queste. Dall’aspetto modesto, che già entrando ti fa capire che non sei un portafogli che deve essere alleggerito. Potrà benissimo curare le mie pratiche ed io penserò soltanto all’esame ed alle guide.

“Buona sera!” – io. “Ha bisogno” – mi risponde un signore non molto alto sulla cinquantina da in fondo all’aula, la quale fa tutt’uno con l’ingresso e la reception della scuola guida. “Si” – rispondo io. Ci sono almeno venti persone sedute che hanno appena cominciato la lezione. Ma che fortuna! Non potevo scegliere un momento migliore? In realtà no, sono già due giorni che mi affaccio e vedo sempre un sacco di gente in coda qui dentro. Questa volta mi iscrivo!

“Di cosa ha bisogno?” – il signore piccolo e paffutello insiste da lontano. Ehm mi sento un po’ imbarazzato dalla conversazione che a questo punto ha coinvolto tutti. “Deve fare la patente?” – martella nuovamente la voce da in fondo all’aula, accompagnata da un sorriso. “Sì” – rispondo di nuovo. Non mi va proprio di condividerlo con tutti, ma ormai la situazione ha assunto dei connotati simpatici e c’è un leggero brusio che accompagna il nostro scambio di frasi.

“Può aspettare un momento?” – prosegue mentre cerca di proiettare sul telo bianco in fondo all’aula un filmato di primo soccorso. “Quanto ci vorra?” – chiedo. “Bah, un oretta?” – mi risponde tra serio e faceto. A questo punto mi viene proprio da ridere. Ed infatti parte la mia risata accompagnata dall’aula che ormai è diventata parte del teatrino. Il signore a questo punto ha capito che voglio parlare a quattrocchi e si porta verso di me con passo deciso.

“Che patente vuole fare” – mitraglia dalla bocca. “La A3. Ho parlato con la ragazza che lavora qui la settimana scorsa e mi ha già chiarito i prezzi e le procedure.” – gli rispondo.

“Ha il codice fiscale, carta d’identità e la patente?” – continua a chiedermi. Estraggo i documenti dei quali viene prontamente fatta la fotocopia. Mi gira un blocco con il modulo di iscrizione e mi dice - “Firma qui che a compilare ci penso io”. Controllo che c’è scritto. “Dai firma” - mi dice. “Vorrei vedere cosa firmo” – rispondo un po’ seccato per la fretta che mi mette. Sicuro che non c’è trucco ne inganno firmo e lascio l’acconto.

“Mi fa la ricevuta di acconto?” – chiedo con un sorriso. “Certo” - risponde il volpone ricambiando il sorriso. “Ecco fatto! Domani sera se passa di qua c’è già il foglio rosa provvisorio. Buona sera.” – conclude prima di congedarsi e riprendere la lezione. Ricambio il saluto e torno a casa soddisfatto. Ho aggiunto un altro anello alla catena degli eventi che mi sta spingendo in sella ad una moto. Sono proprio contento, domani ho già il foglio rosa!

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